Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha annunciato l'evacuazione di diversi cittadini svizzeri dal Sudan, Paese africano devastato dalla guerra scoppiata una decina di giorni fra tra l'esercito guidato dal presidente, il generale Abdel Fattah al Burhan, e la forza di sicurezza indipendente Rapid Support Forces del vicecapo del Sovrano Consiglio al governo, generale Mohamed Hamdan Dagalo. L'esercito italiano porterà via dal Paese circa 200 civili, tra cui anche cittadini svizzeri. "Contribuiremo anche all'evacuazione degli svizzeri e della nunziatura apostolica e di una ventina di cittadini europei", ha dichiarato.
"Stiamo lavorando affinché entro la fine della giornata tutti gli italiani che vogliono andarsene possano essere evacuati in modo sicuro", ha affermato domenica a "Mezz'ora in più" su Rai 3. I leader delle parti in guerra in Sudan avrebbero fornito adeguate garanzie di sicurezza per il periodo di evacuazione. Nei giorni scorsi l'Italia ha approntato un piano per portare 200 persone da Khartum a Gibuti dove si trovano già gli apparecchi dalla 46/a Brigata aerea di Pisa. Due aerei da trasporto incaricati della missione, ha fatto sapere il ministro della Difesa Guido Crosetto, sono decollati da Gibuti quando in Svizzera erano le 13.55. A bordo ci sono i militari delle unità speciali dell'esercito e dei carabinieri incaricate di assicurare la sicurezza durante la permanenza a Khartum, dove i combattimenti sono sempre in corso.
I cittadini italiani da evacuare sono 140, ha detto il ministro italiano. Il punto di incontro è l'ambasciata, che è pienamente operativa. Anche l'esercito è coinvolto nelle misure di soccorso. Non ha specificato il numero di svizzeri evacuati.
Secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), circa 100 cittadini svizzeri si trovano in Sudan. Le autorità svizzere non hanno ancora preso posizione sull'evacuazione di domenica.
Operazioni anche di tedeschi e francesi
Operazioni analoghe a quella italiane sono in corso anche da parte di altri Paesi, come Francia e Germania. Sul primo aereo francese che ha lasciato Khartum verso Gibuti c'erano un centinaio di persone, in parte straniere. Si sa, in particolare, della presenza di alcuni olandesi. Il convoglio transalpino, lungo il suo percorso, sarebbe stato anche bersagliato da colpi sparati dalle milizie RSF, con un bilancio di un ferito. L'informazione non è stata però confermata ufficialmente.
Secondo l'agenzia di stampa AFP, anche Parigi sarebbe fra le capitali contattate da Berna per l'evacuazione dei cittadini svizzeri, ma non è dato sapere alcuni di essi siano partiti con i francesi.
Sudan, prime operazioni di evacuazione
Telegiornale 23.04.2023, 12:30