Svizzera e Francia intendono unire le forze contro i passatori e le persone che non hanno diritto all’asilo. Sono diverse le misure previste: dagli interventi di polizia nelle zone di frontiera per combattere le reti di passatori all’impiego di pattuglie comuni nel traffico ferroviario transfrontaliero, alla nomina di ufficiali di collegamento per un rafforzamento della comunicazione tra i due Paesi.
Si tratta di un piano d’azione che è stato presentato venerdì al valico ginevrino di Moillesulaz, tra Svizzera e Francia, dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider e dal ministro dell’interno francese Gérald Darmanin.
Immigrazione illegale, Svizzera e Francia adottano un piano di contrasto comune
SEIDISERA 27.10.2023, 18:20
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I due Paesi già collaborano nelle zone di frontiera, come sottolinea un comunicato del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Ora l’intenzione è però di fare di più sul fronte dell’aumento della migrazione secondaria, ossia degli spostamenti dei migranti da uno Stato Schengen all’altro.
“Soltanto unendo le loro forze i Paesi europei riusciranno ad affrontare le sfide legate alla migrazione” ha detto Baume-Schneider, citata nella nota.
Nel primo semestre del prossimo anno, Berna e Parigi effettueranno una valutazione del piano d’azione e proporranno eventuali nuove misure. Nel comunicato viene anche precisato che “a livello europeo la Svizzera e la Francia s’impegnano, assieme ad altri Stati partner, per assicurare procedure Dublino rapide e per la ripresa delle riammissioni Dublino da parte dell’Italia”.
Nel 2022 la Svizzera ha già concluso piani d’azione simili con l’Austria e la Germania.
Notiziario delle 16:00 del 27.10.2023
Notiziario 27.10.2023, 16:30
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