Malgrado le limitazioni legate alla pandemia di coronavirus, Swisstransplant nel 2020 ha registrato 146 donatori di organi: solo 11 in meno rispetto all'anno precedente. A fine anno sono quindi leggermente aumentate, da 1'415 a 1'457, le persone in aspettativa di un nuovo organo. Nel 2020, sono morte 72 persone in lista d'attesa per un organo compatibile.
Lo fa sapere in un comunicato diramato lunedì la Fondazione nazionale per il dono e il trapianto di organi, sottolineando che a causa della mancanza dell'espressione di volontà, negli ospedali svizzeri si continua a combattere con un tasso di rifiuto elevato rispetto alla media europea.
"In molti casi non si conosce la volontà della persona deceduta e, così, il 60% dei familiari rifiuta la donazione di organi durante il colloquio con il personale medico specializzato", sottolinea nella nota Franz Immer, CEO di Swisstransplant. Nel 2020 si è registrato un valore di 17 donatori per ogni milione di abitanti, un livello basso se confrontato con quello di altri paesi europei, aggiunge.
Secondo Swisstransplant - Fondazione che il 15 gennaio ha eletto alla presidenza la consigliera agli Stati ticinese Marina Carobbio - il processo politico inerente all'iniziativa sulla donazione di organi dovrebbe tener conto di questo problema.