L’Unione europea sembra pronta a fare delle concessioni per rilanciare le trattative sulle future relazioni con la Svizzera.
Mercoledì il consigliere federale Ignazio Cassis ha informato i colleghi di Governo sui passi avanti fatti durante i colloqui tecnici. Giovedì, a Berna, è stato organizzato un incontro per informare sindacati, organizzazioni economiche e cantoni sui progressi nel dossier e capire se sulle concessioni europee si può costruire un consenso interno sufficientemente solido. Poi il dossier europeo dovrebbe venir nuovamente discusso dal Consiglio federale, che dovrà in seguito decidere se riaprire ufficialmente le trattative con Bruxelles.
Dopo l’affossamento dell’accordo quadro, deciso un anno e mezzo fa dal Consiglio federale, la Svizzera sta cercando di capire se e come rilanciare la trattative con Bruxelles. Durante gli ultimi incontri esplorativi si sono fatti alcuni passi avanti e l’Unione europea – come riferito da SRF – sarebbe pronta a fare delle concessioni su due punti. Il primo è relativo ai permessi di stare in Svizzera per i cittadini dell’UE e – di riflesso – di accedere anche alla previdenza sociale elvetica. Il secondo riguarda la protezione dei salari con Bruxelles che accetterebbe più controlli.
Su altri punti le posizioni restano distanti: in particolare su come risolvere le controversie nelle questioni bilaterali e su quale ruolo debba assumere la corte di giustizia europea.