Protesi dell'anca o delle ginocchia, tumori ginecologici, al seno e della prostata: sono tutte operazioni per le quali dal primo gennaio il canton Zurigo ha fissato un minimo di interventi annuali per inserire i chirurghi nella lista di quelli riconosciuti.
L'idea che sta alla base della nuova regola è chiara: con una maggiore routine ed esperienza aumenta la qualità degli interventi e si riduce il rischio di errori, come sostiene il direttore della sanità cantonale, Thomas Heiniger, che vorrebbe vedere il modello applicato anche in altri cantoni.
Il principio non trova però d'accordo Josef Brandenberg, presidente dell'Associazione svizzera dei medici chirurghi, secondo cui basarsi solo sui numeri non è sufficiente, ma è necessario tenere conto della qualità del risultato. "È meglio operare bene 20 volte che male 100" sostiene Brandenberg, che solleva anche il problema di chi, appena al di sotto dei limiti, potrebbe effettuare interventi solo per figurare nella lista l'anno successivo.
Zurigo, meno interventi per i chirurghi
Telegiornale 07.01.2019, 21:00