Anche senza neve, a San Gallo - nel bel mezzo di un quartiere residenziale - sta per essere inaugurato il più piccolo comprensorio sciistico del mondo. Anzi, dell’intera Via Lattea, come sottolineano i promotori. Lungo un ripido pendio nel giardino di un’abitazione è infatti stata completata, in questi giorni, l’installazione di uno skilift con cinque ancore.
Al civico 50 di Schneebergstrasse è così nato un mini-comprensorio sciistico con una pista nera di venti metri che in realtà... è un progetto artistico con un obiettivo ben preciso: ricordare i tempi in cui si trascorreva l’inverno nella neve e non si parlava ancora di cambiamento climatico.
Il progetto "Grauer Himmel" che prende forma in Schneebergstrasse a San Gallo
Il progetto, che sarà ufficialmente inaugurato sabato, è denominato “Grauer Himmel” ed è promosso da quattro artisti uniti nella IG Skilift AG: Anita Zimmermann, Christian Meier, Sonja Rüegg e Thomas Stüssi. “Ci è stata messa a disposizione questa casa e abbiamo cominciato ad abbozzare dei disegni per capire come utilizzarla” ci spiega Zimmermann. Ed è quindi da un disegno che è nata l’idea di creare una pista da sci: “Siamo arrivati all’immagine di un impianto che permette di portare sul retro dell’edificio, dove si trova il pendio, la neve che viene rimossa dalle strade cittadine”.
L'impianto per portare la neve dalla strada alla pista
Inaugurazione con “cielo grigio”
Ecco allora che il gruppo di artisti si è messo al lavoro per realizzare l’idea, dapprima con la domanda di costruzione presentata lo scorso autunno. Poi con l’intervento vero e proprio (anche con l’aiuto di una ventina di specialisti di vari settori), che ha in particolare visto l’installazione dello skilift: è arrivato da Gais, nell’Appenzello Esterno, dove era stato dismesso nel 2018.
Lo skilift è arrivato dal comprensorio invernale di Gais, nell'Appenzello Esterno
Il programma dell’inaugurazione, domani, dell’impianto comprenderebbe anche una sciata notturna... ma è probabile che la neve non ci sarà. A San Gallo è previsto, secondo MeteoSvizzera, cielo coperto da nuvole grigie: l’ideale per il progetto che si chiama “Grauer Himmel”, cioè “cielo grigio”.
“La neve non c’è ancora, ma va bene così: è arte, mentre con la neve diventa un comprensorio sciistico” spiega Zimmermann, dicendosi felice di poter presentare il progetto con queste condizioni meteorologiche: “Penso che in questo modo la gente comprenderà meglio che si tratta di arte”. Durante tutta la durata del progetto - che sarà di due mesi, poiché poi arriverà l’estate e l’edificio sarà destinato alla demolizione - “una volta verrà sicuramente a nevicare”, afferma con ottimismo.
I quattro artisti
Un luogo per ricordare il passato
In Schneebergstrasse 50 non è stato soltanto installato un impianto di risalita, ma sono anche stati creati, all’interno dello stabile, degli spazi pensati proprio per favorire l’incontro tra le persone: “Vogliamo dare loro la possibilità di parlare delle loro esperienze con la neve, facendo un tuffo nell’infanzia” ci dice ancora l’artista. È quello che si legge anche nella descrizione del progetto: “Ci aggrappiamo al passato, quando in estate andavamo al lago e in inverno sulla neve. Questo mondo della nostra infanzia potrebbe non esistere più. Le estati stanno diventando piovose, e gli inverni nebbiosi e caldi”.
I lavori per l'installazione dell'impianto di risalita
Il mancato finanziamento
Il progetto è pronto per l’inaugurazione, mentre i promotori fanno i conti non soltanto con la neve ma anche con il finanziamento: al Cantone era stato infatti chiesto un contributo di 45’000 franchi dal fondo Swisslos. Un contributo che all’inizio di dicembre è però stato negato dal Gran Consiglio sangallese. In seguito è allora stato lanciato un crowdfunding, che al momento ha raggiunto un importo di oltre 37’000 franchi.
Lo chalet nel deserto
Falò 28.01.2025, 21:10