Svizzera

Vienna, ferita una svizzera

Tra Winterthur e Vienna ci sono contatti diretti fra esponenti religiosi e predicatori da diversi anni

  • 4 novembre 2020, 17:09
  • Ieri, 18:14
03:06

RG 12.30 del 04.11.2020 L'intervista di Gian Paolo Driussi

RSI Info 04.11.2020, 16:54

  • Keystone
Di: FD, pon/RG/ATS 

Una cittadina svizzera è rimasta leggermente ferita nell'attentato terroristico di Vienna. Lo ha reso noto mercoledì il DFAE. Ignazio Cassis ha augurato alla ferita una pronta guarigione. Allo stesso tempo, il ticinese ha espresso la sua solidarietà ai parenti delle vittime degli attacchi avvenuti nella capitale austriaca, in Francia e a Kabul.

Martedì due svizzeri di 18 e 24 anni sono stati arrestati a Winterthur per presunti legami con i fatti viennesi. Quello tra la cittadina zurighese e Vienna è un asse che non sorprende Johannes Saal, collaboratore scientifico al Centro Religione, economia e politica dell'Università di Lucerna: "È almeno dal 2013 o 2014 che tra le due città ci sono contatti diretti fra esponenti religiosi e predicatori. Ecco perché non trovo i due arresti particolarmente sorprendenti".

Saal, esperto di reti jihadiste fra Germania, Austria e Svizzera, ha poi spiegato il contesto austriaco: "Negli ultimi anni è stata confrontata con una forte radicalizzazione. È uno dei paesi europei da dove sono partiti più combattenti verso la Siria e l'Iraq in proporzione alla popolazione. L'attenzione mediatica era bassa, perché finora c'erano stati episodi poco gravi".

La faccenda non deve venir presa sottogamba nemmeno entro i confini nazionali: "La situazione si è tranquillizzata parecchio, questo però non vuol dire che tutti i protagonisti si siano del tutto de radicalizzati. C'è stata la chiusura della moschea di Winterthur, ma altri combattenti non sono partiti, quindi è possibile che al momento ci siano in giro più radicalizzati rispetto a un paio di anni fa. Non escludo attacchi, basta vedere l'Austria. No c'è alcuna garanzia".

01:25

RG 18.30 del 04.11.2020 La corrispondenza di Stefano Grazioli

RSI Info 04.11.2020, 19:42

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Nuove informazioni sull'autore

L'attentatore di Vienna aveva tentato di procurarsi delle munizioni in estate, un progetto che non era andato in porto ma di cui i servizi segreti austriaci erano stati informati dai colleghi slovacchi, ha rivelato il ministro dell'interno Karl Nehammer in una conferenza stampa mercoledì, ammettendo che qualcosa a livello di prevenzione è andato storto. Sulla questione sarà aperta un'inchiesta interna.

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