Davanti al castello Stockalper di Briga, la presidente della Confederazione ha risposto alla tradizionale intervista in occasione della festa nazionale elvetica. Secondo Viola Amherd, il nostro Paese sta bene, nonostante la difficile situazione politica a livello mondiale: “La Svizzera non deve temere un attacco diretto, però è influenzata dall’instabilità generale” ha dichiarato, sottolineando che a seconda di ciò che accadrà in Ucraina, il conflitto potrebbe avvicinarsi e dobbiamo essere preparati.
Anche per questo, Viola Amherd, cerca il potenziamento della collaborazione con la NATO, mentre parte del Parlamento frena. Una situazione che però non la fa arrabbiare, in quanto crede nello scambio tra i due organi e nella libertà d’espressione: “Sono tuttavia sicura che la Svizzera non può difendersi da sola”, specifica, aggiungendo anche che se non collaboreremo con nessuno “rischiamo di essere isolati”.
Per la pace, “non è una gara a chi fa di più”
Svizzera, che per la presidente resta neutrale, credibile e mantiene il ruolo di Paese mediatore, nonostante altri Paesi (come Cina, Qatar e Turchia) si siano messi in mostra per trovare soluzioni ai conflitti in corso: “Se si vuole fare da mediatore, a volte è meglio lavorare dietro le quinte” ha risposto Amherd, sottolineando come comunque sia un bene che altri Paesi si impegnino per la pace, perché “non è una gara a chi fa di più e l’importante è aiutare la popolazione civile”.
La preoccupazione per i fenomeni meteorologici estremi
Fra i temi affrontati durante l’intervista c’è stato anche quello del clima e delle sue bizze, manifestatesi recentemente in Vallese, in Ticino e nei Grigioni: “Eventi come questi ce ne sono sempre stati, ma la loro frequenza aumenta e questo mi preoccupa. Bisognerà discutere di misure infrastrutturali, ma anche su come aumentare l’impegno per la protezione del clima”. La consigliera ha poi rassicurato la popolazione colpita, garantendo che non saranno lasciati soli, ma alla domanda se ci saranno più mezzi finanziari dalla Confederazione ha risposto che la questione è aperta e che “dapprima vanno valutati i danni, poi si vedrà chi dovrà pagare e dove”.
“Il mio lavoro mi piace molto”
Si è passati in seguito a un bilancio della sua attività in Governo, iniziata con tanti elogi e poi molte critiche: “Chi si espone deve fare i conti con i due lati della medaglia” ha affermato Amherd “io ho cominciato bene e ho sempre lavorato con entusiasmo. In una posizione simile bisogna accettare anche le critiche”. E riguardo al suo futuro da consigliera, ha risposto vagamente: “Il momento delle dimissioni arriverà, e io invecchio. Al momento però il lavoro mi piace molto”.
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