Ticino e Grigioni

“Le case colpite dalla colata non erano in una zona di pericolo”

L’intervista a Luca Plozza, ingegnere dell’Ufficio grigionese foreste e pericoli naturali, sull’alluvione che ha devastato Sorte

  • 24 giugno, 05:35
  • 24 giugno, 08:31
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SEIDISERA del 23.06.2024: Intervista all’ingegnere Luca Plozza dell’Ufficio foreste e pericoli naturali dei Grigioni 

RSI Info 23.06.2024, 18:54

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Di: SEIDISERA/RSI Info 

“Sorte ha delle zone di pericolo, ma le case dove ha colpito la colata di fango non erano in zona di pericolo”. Così ai microfoni della RSI l’ingegnere Luca Plozza dell’Ufficio grigionese foreste e pericoli naturali, intervistato dopo la devastante alluvione che ha devastato la Mesolcina.

E dunque quella zona era oggetto di qualche tipo di monitoraggio oppure no?

“La zona non era oggetto di nessun monitoraggio”.

Ma quindi la mappa che definisce le zone di pericolo va rivista?

“Chiaramente adesso, poiché si sono verificati nuovi eventi come questo, faremo una mappa dei danni e poi ridefiniremo le zone di pericolo”.

Secondo lei bisognerebbe aggiornare le mappe con maggiore frequenza?

“Noi revisioniamo le carte di pericolo o dopo un evento come questo o periodicamente, e questo succede già ora”.

Partendo dal fatto che continua a piovere, che il terreno è anche piuttosto saturo e visto anche quanto accaduto adesso a livello di nuovi rischi idrogeologici, avete fatto delle valutazioni. Cosa si può dire?

“Certo, abbiamo fatto valutazioni, che vengono eseguite periodicamente a distanza, sia la mattina che il pomeriggio. Prima di eseguire qualsiasi lavoro valutiamo la sicurezza, siamo perennemente e in costante aggiornamento sulla sicurezza”.

Ma quindi la situazione adesso è ritenuta sicura?

“Attualmente dove stiamo lavorando (per la ricerca dei dispersi e il ripristino delle strade), stiamo lavorando in sicurezza”.

Avete previsto nuovi sopralluoghi a breve? Insomma, come si svilupperanno le prossime ore?

“Nelle prossime ore abbiamo tre zone di cui ci stiamo occupando per quanto riguarda la sicurezza: gli esperti stanno valutando queste zone, rispetto al pericolo di colate di fango ulteriori, come pure una zona a rischio di caduta massi”.                

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In Mesolcina continuano le ricerche dei dispersi

Telegiornale 23.06.2024, 12:30

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