L'anno della pandemia sarà iscritto nella storia dell'Azienda elettrica ticinese come quello in cui ha realizzato un utile di 13 milioni di franchi, il migliore dopo il lungo periodo di difficoltà che ha caratterizzato il settore elettrico. E ciò, malgrado, il temporaneo calo dei consumi durante i primi mesi del lockdown (sono scesi fino al 20%), una produzione dei propri impianti in calo del 10% rispetto al 2019 a 977 gigawattora e un calo del 5,5% anche della quota di produzione derivante dalle partecipazioni.
Le cifre dell'annata - segnata dal Covid ma pure dall'entrata in esercizio del parco eolico del San Gottardo - sono state presentate lunedì. Il fatturato lordo è stato di 867 milioni, con un calo del 15% rispetto all'anno precedente che era stato chiuso con un avanzo di 9 milioni.
La pandemia ha avuto effetti negativi anche sui prezzi futuri dell'energia il cui influsso si vedrà nei prossimi anni. A rendere fosco l'orizzonte c'è anche la crescita dei rischi legati alla sicurezza dell’approvvigionamento durante i mesi invernali, sottolinea l'AET che impiega 37 apprendisti e 244 collaboratori a tempo pieno.
Elettricità, il covid nei conti di AET
Il Quotidiano 31.05.2021, 21:00