È passato poco più di un anno dall’entrata in vigore della legge sulle imprese artigianali (LIA) e la commissione di vigilanza stila ora un primo bilancio: al 31 marzo 2017 erano 4’400 le domande di iscrizione all’albo degli artigiani. L’80% provenivano da imprese ticinesi o svizzere, il 18.5% da imprese italiane e l’1.5% da altri paesi, si legge in una nota inviata oggi (giovedì).
Sono stati verificati 154 cantieri tra ottobre 2016 e marzo 2017; nel 90% dei casi sono stati riscontrati infrazioni di tipo penale nell'ambito della LIA, in particolare la mancata iscrizione all’albo. L’ammontare previsto delle sanzioni supera i CHF 100'000; tra quelle emesse e cresciute in giudicato il 50% è già stato incassato.
Nel 61% dei casi, le infrazioni concernevano imprese con sede legale in Ticino; il 12% erano invece di altri cantoni, mentre il 27% concernevano aziende estere. Il 60% delle infrazioni è stato rilevato nel Sottoceneri, il 40% del Sopraceneri.
ludoC
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