Il PS non ci sta. E martedì, con una nota stampa, esprime la sua "disapprovazione riguardo ai tentativi di squalificare a mezzo stampa l’importanza di una commissione parlamentare d’inchiesta" per fare piena luce sullo scandalo Argo 1.
La vicenda, i fatti e le zone d’ombra riconducibili ad Argo 1, per il PS, "vanno sviscerati e chiariti una volta per tutte", fornendo "delle risposte alla popolazione senza gettare nel discredito né l’attendibilità dei testimoni né il lavoro sindacale".
Per i socialisti le "affermazioni e le insinuazioni" relative a dei presunti "complotti politici" e i tentativi di "banalizzazione" della vicenda non possono "essere accettati", così come "non è ammissibile cercare di squalificare l’attendibilità dei testimoni e il lavoro sindacale con lo scopo di sviare l’attenzione dalla gravità del caso e dai quesiti che ancora non hanno ottenuto delle risposte chiare e attendibili".
Il PS si unisce perciò ai sindacati UNIA, Syndicom, SSM e all’Associazione ticinese dei giornalisti nella critica sui modi e i termini con cui il Corriere del Ticino ha trattato in prima pagina i fatti relativi ai testimoni del caso.
redMM