Ticino e Grigioni

Argo1, teste credibile

Lo conferma la Procura, nessuna riapertura dell’inchiesta sull’ex dipendente

  • 17 ottobre 2017, 14:39
  • 23 novembre, 03:56
La sua testimonianza al centro di una puntata di Falò

La sua testimonianza al centro di una puntata di Falò

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Il “superteste” è un mitomane? L’ex dipendente di Argo1 che ha dichiarato a Falò di aver ricevuto anche soldi in nero da Marco Sansonetti è poco credibile? È il sospetto che emerge leggendo l’edizione odierna del Corriere del Ticino che parla di un documento “nelle mani del Governo e della Magistratura” in cui emerge come l’ex agente di sicurezza sia a beneficio “di prestazioni assistenziali in Italia”. Da noi contattata però la Procura nega di aver già ricevuto il dossier preparato dal Cantone e soprattutto smentisce che si riapra l’inchiesta sulla credibilità del testimone. Nessuna marcia indietro: la versione del 55enne ex dipendente – la cui testimonianza era al centro della puntata di Falò del 28 settembre - è ritenuta veritiera e confermata dalla versione di altri sette ex dipendenti della Argo 1.

Da noi contattato l’ex agente ci ha confermato di “ricevere 250 euro al mese d’invalidità” e che questa prestazione “era nota a tutti”. “Se fosse il caso, mi sono sbagliato. Abito a Como, sulla fascia di confine - ci ha detto - e non pensavo dovessi dichiarare un simile importo”. D’altro canto ci si potrebbe interrogare perché se il DSS era a conoscenza di questa prestazione assistenziale non abbia avvisato l’Ufficio immigrazioni che sarebbe potuto intervenire sui permessi. A quanto ci consta – infine – non risulta che altri “mini dossier” sugli altri ex dipendenti della Argo 1 siano stati preparati per la Magistratura.

(m.h./a.s.)

La puntata di Falò:

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