Ticino e Grigioni

Argo1, verso l'inchiesta parlamentare

Delusione nei partiti dopo le nuove rivelazioni di Falò. La Gestione dovrebbe decidere martedì

  • 29 settembre 2017, 20:55
  • Ieri, 04:07
Le rivelazioni di Falò animano palazzo

Le rivelazioni di Falò animano palazzo

  • RSI

A sette mesi dall’esplosione del caso Argo1, l’ipotesi dell’apertura di un’inchiesta parlamentare si fa sempre più concreta. Il giorno dopo la ricostruzione dei colleghi di Falò è un coro di voci deluse e allarmate quelle da noi raccolte. Più d’uno, senza giri di parole, afferma di “sentirsi preso in giro” dai funzionari interrogati dalla sottocommissione vigilanza istituita a marzo.

Con tanto di comunicato stampa, per il PS “è opportuno che la possibilità di una Commissione parlamentare d’inchiesta venga seriamente approfondita”; per il capo-gruppo UDC Gabriele Pinoja, un’indagine è invece necessaria al 100 %. Anche per i capigruppo di Lega e PLR, Daniele Caverzasio e Alex Farinelli, quanto emerso nei 50 minuti di trasmissione è un quadro che difficilmente non avrà conseguenze politiche e amministrative. Su Argo1, infatti, sono sempre troppi i quesiti che rimangono senza una risposta convincente.

Tutti e quattro i capigruppo sentiti – Lega, PLR, PS e UDC – sono persuasi che martedì in Commissione della Gestione sia urgente sottoporre ai colleghi l’apertura di un’inchiesta parlamentare. Più prudente il PPD, secondo Maurizio Agustoni, "fintanto che l'indagine penale è in corso, un'inchiesta parlamentare è prematura. Ma se tutte le altre forze politiche opteranno per questa soluzione, non saranno certo i popolari-democratici a mettersi di traverso nella ricerca della necessaria chiarezza".

Quanto ribadito e venuto a galla con l’inchiesta di Falò - ore di lavoro fatturate ma non eseguite, contratti mancanti, controlli non effettuati e se svolti annunciati in anticipo, mancanza di effettivi per poter costituire un'agenzia di sicurezza, lavoro in nero (con relative prestazioni sociali non pagate) – ripropone il quesito se sia ancora possibile pensare che lo Stato non ci abbia perso anche economicamente, a dispetto di quanto sin qui sempre dichiarato, a dispetto delle sempre evocate ragioni di minori costi con il mandato del 2014.

Un'ipotesi, quella della commissione parlamentare d'inchiesta, caldeggiata anche da Giorgio Galusero, il deputato PLR che con la sua interpellanza a marzo aveva dato il là al fuoco di fila d'interrogativi. Non solo ci ha detto, ma anche l'inchiesta amministrativa annunciata mercoledì dal Consiglio di Stato dovrebbe essere allargata a 360 gradi: da chi ha dato i permessi a chi non ha effettuato i controlli, sia finanziari sia sul campo.

(m.h.)

La reazione di Marco Sansonetti

Tramite un comunicato stampa Marco Sansonetti, l'ex responsabile operativo di Argo1, annuncia: "agirò sia civilmente che penalmente nei confronti della RSI per la crassa lesione della mia persona. Desidero altresì manifestare la mia contrarietà nell'aver nuovamente appreso come fatti e documenti emersi nell'ambito del procedimento penale a mio carico vengano riportati ripetutamente dai media. Ho già provveduto a sporgere denuncia alle competenti autorità giudiziarie per le evidenti violazioni del segreto d'inchiesta".

La replica di Falò

Parole alle quali il produttore di Falò Roberto Bottini replica: "Abbiamo verificato tutti i punti sollevati dall'inchiesta. Marco Sansonetti ha tutto il diritto di presentare denuncia. Peccato non abbia accettato l'intervista-replica che gli abbiamo proposto tramite il suo patrocinatore".

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