Aria secca in Ticino, i pericoli

I boschi del Ticino sono sempre più minacciati dall’aria secca, un problema che sta crescendo rapidamente a causa del cambiamento climatico. Le indagini condotte dall’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) hanno delineato un panorama inquietante negli ultimi quattro secoli, evidenziando una tendenza verso estati sempre più calde e periodi di siccità protratti.

Questa mutazione climatica sta avendo impatti devastanti sugli ecosistemi forestali ticinesi. Un esempio recente si è verificato nel Mendrisiotto, dove due estati fa ampie porzioni di bosco si sono prosciugate e indebolite, dimostrando la fragilità di questi habitat di fronte a condizioni estreme. Gli anelli degli alberi, veri e propri archivi del clima storico, testimoniano un aumento progressivo dell’aridità atmosferica.

L’assenza di umidità nell’aria non solo compromette la vitalità generale del bosco, ma accresce anche il pericolo di incendi, in particolare quelli scatenati da fulmini. Tali episodi sono notevolmente aumentati nelle stagioni più aride degli ultimi venti anni.

Inoltre, la siccità minaccia la funzione protettiva del bosco, cruciale per la conservazione della biodiversità e la tutela del suolo. Di fronte a questa critica situazione, specialisti e ingegneri forestali stanno studiando possibili soluzioni. Tra le opzioni proposte figura la piantagione di specie arboree meglio adattate alla siccità e l’avvio di progetti di rimboschimento. Tuttavia, queste strategie, benché promettenti, necessitano di tempo e investimenti significativi.