Venerdì la procura ha rinviato a giudizio il cittadino svizzero di origine polacca che il 4 febbraio 2022, all’Agip di Bellinzona, armato di mazza aggredì un 57enne italiano, ferendolo gravemente.
La vittima reclamava dei soldi: il ricavato della vendita di un furgone, di cui l’imputato si sarebbe dovuto occupare. L’uomo aveva invece usato il veicolo per saldare uno scoperto, sempre legato al commercio di vetture.
Quel giorno i due si incontrarono per discutere della questione. Andarono a bere qualcosa, e verso le 15.30 tornarono alla stazione di servizio di via Motta. Il 49enne invitò il suo creditore a entrare nel magazzino, dove diceva di tenere i contanti. Impugnò una mazza da hurling e si scagliò su di lui, colpendolo ripetutamente – sei, ha accertato l’inchiesta – alla testa e al fianco sinistro.
Il 57enne riuscì a cavarsela, ma riportò delle lesioni cerebrali permanenti; compreso un lieve deficit cognitivo. La procuratrice pubblica Pamela Pedretti ne è convinta: fu un tentato assassinio. Accusa alla quale, per la vicenda dei veicoli, si aggiungono le ipotesi di appropriazione indebita e di falsità in documenti.
La Corte delle Assise Criminali sarà composta anche dagli assessori giurati. Pedretti intende chiedere infatti una pena superiore ai cinque anni. Pena che il cittadino elvetico (oggi 51enne) ha già da tempo cominciato a espiare anticipatamente.
Aggredì a bastonate un uomo, in aula per tentato assassinio
Il Quotidiano 11.10.2023, 19:39