Ticino e Grigioni

Bertoli difende la scuola

Il direttore del DECS ribadisce che il progetto "La scuola che verrà" deve essere attuato senza stravolgimenti

  • 30 gennaio 2018, 19:04
  • 23 novembre, 02:44
Immagine d'archivio

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  • ©Ti-Press / Samuel Golay

"Se vogliamo sperimentare, dobbiamo farlo rispettando il progetto così com'è, senza stravolgerlo", ha dichiarato martedì Manuele Bertoli, commentando la spaccatura all'interno della Commissione scolastica su "La scuola che verrà".

Il capo del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport ha ribadito la necessità che il messaggio per il credito da 5 milioni e trecentomila per far partire la sperimentazione sul progetto sia confermato.

Inoltre, si dice disposto ad incontrare i commissari della Scolastica per cercare di trovare una soluzione, in modo che al sostegno già incassato da parte del PS e dei Verdi, così come - seppur ad alcune precise condizioni del PPD - si aggiunga anche quello dei liberal-radicali.

Infine, ricorda che il termine ultimo per decidere è la sessione di marzo del Gran Consiglio poiché una eventuale posticipazione renderebbe impossibile di iniziare con la sperimentazione a settembre.

CSI/AnP

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