Ticino e Grigioni

Bondo, un cuore grande così

Abitanti e autorità bregagliotte hanno riunito i soccorritori per ringraziarli di quanto fatto dopo il tragico 23 agosto 2017

  • 6 maggio 2018, 22:09
  • Oggi, 01:36
Ritorno a Bondo carico di emozioni e ricordi per i soccorritori

Ritorno a Bondo carico di emozioni e ricordi per i soccorritori

  • RSI

Gli abitanti di Bondo e le autorità della Bregaglia, a nove mesi dalla frana del Pizzo Cengalo che ha sconvolto il territorio e l’esistenza dell'intera valle, hanno riunito tutti i soccorritori che li hanno aiutati dopo il tragico 23 agosto 2017. È stato un momento vissuto tra ricordi ed emozioni, tra abbracci e applausi. Ma non una festa.

Sabato sera seicento persone si sono ritrovate sotto il tendone allestito proprio nei pressi dei lavori di svaso. All’ingresso una pietra divenuta il simbolo di quella battaglia combattuta in valle contro la furia della natura che ha fatto otto morti e milioni i danni.

C’erano gli uomini della protezione civile, della REGA, dei pompieri, i militari, le autorità comunali, regionali e cantonali. A loro è andata la gratitudine degli abitanti di Bondo, sfollati a causa della colata arrivata fino al fondovalle dopo il distacco di milioni di metri cubi di materiale dalla montagna. Tutti a dire grazie alla macchina dei soccorsi che in quei giorni drammatici si mise in moto con straordinaria efficienza. Un'efficienza che, grazie a quanto Bondo ha insegnato, in futuro sarà ancora più grande.

Tra le persone si sono creati legami forti. Forti come il sentimento di gratitudine che i bregagliotti hanno nei confronti dei privati e degli enti che hanno dimostrato solidarietà nei confronti della valle che ha ricevuto 14 milioni di franchi in donazioni. Hanno permesso di affrontare la calamità e serviranno per ricostruire il paese. E poi c'è da pensare a far fronte a nuove emergenze legate alla discesa del materiale ancora lassù, in Val Bondasca, ai piedi del Cengalo.

Diem/CSI/Quot

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