C'è chi è sorpreso e chi non lo è affatto. Chi parla di troppa leggerezza, chi di Dicastero delle opere pubbliche fuori controllo. Il riferimento è ovviamene ai superamenti di spesa per quasi 5 milioni in tre cantieri pubblici (Stadio, Policentro Morobbia e Oratorio Giubiasco) della città di Bellinzona e i pareri sono quelli della politica cittadina.
“È qualcosa che non ci aspettavamo” dice ai microfoni della RSI la capogruppo della Lega Lelia Guscio, che avanza però ipotesi chiare su quali siano stati gli errori commessi: “Un grave errore è stato quello di dare, per tutte e tre le opere, la direzione lavori esternamente. Un altro grandissimo errore per quanto riguarda lo stadio: ben 800'000 franchi di imprevisti non sono stati ‘vistati’ dal Municipio”. Per Guscio non ci sono invece dubbi sull'operato della commissione della Gestione di cui la consigliera comunale è membro: “Più di quel tanto non possiamo fare, come potevamo ad esempio sapere di questi 800'000 franchi per lo stadio che sono stati dati senza l’approvazione del Municipio?”.
Da parte loro però i Verdi, che parlano di gestione allegra dei cantieri, con un’interpellanza si interrogano proprio sul ruolo avuto dalla Gestione: “È l’organo del Consiglio comunale che è preposto alla vigilanza finanziaria sul Municipio – spiega il capogruppo Ronnie David –, alcune di queste opere sono anche già terminate dunque la commissione aveva accesso a una serie di documenti che avrebbe dovuto seguire puntualmente”. L'altro elemento su cui si interroga David è il momento in cui il Municipio è davvero venuto a conoscenza della situazione: “Se fosse venuto a conoscenza dei problemi prima delle elezioni comunali che poi non ci sono state, è chiaro che la prospettiva politica della vicenda cambierebbe radicalmente”.
Un’ipotesi, quella legata alle speculazioni elettorali, che è invece “azzardata” per il capogruppo PS Renato Züger: “Se veramente fosse confermata anche l’entità di questa situazione, non avrebbe avuto senso cercare di tenerla nascosta. Bisognerà capire piuttosto quanto il Municipio, come organo collegiale, avesse sotto controllo la situazione”.
Il PPD cittadino nella sua presa di posizione parla di Dicastero delle opere pubbliche fuori controllo e alla RSI lo conferma il capogruppo Paolo Locatelli: “Lo è, con una conduzione dei lavori approssimativa e controlli lacunosi. Noi chiediamo tempistiche veloci negli accertamenti e una garanzia di trasparenza a tutto tondo”.
Preoccupato, ma fiducioso è invece il PLR cittadino, partito del capodicastero autosospeso Christian Paglia: “Se ci sono stati problemi di comunicazione interni all’amministrazione o tra le direzioni lavori esterne e la città, saranno proprio queste inchieste a doverlo dire” dice il capogruppo Fabio Käppeli.
Angelica Lepori, dell’MPS, è invece decisamente meno stupita da quanto accaduto: “In questi anni siamo stati abituati a una certa leggerezza nella gestione dell’amministrazione comunale”.
Una reazione simile a quella dell’UDC e del suo capogruppo Tuto Rossi: “Siamo sconcertati, ma purtroppo non siamo sorpresi. I funzionari fanno quello che vogliono, noi da sempre lo denunciamo, ma il municipio PLR/PS ci guadagna con le distribuzioni clientelari.” E Rossi avanza anche dubbi sul tempismo della comunicazione: “Nessuno crede che l’abbiano scoperto solo l’altro ieri, tanto è vero che in commissione edilizia, di cui io faccio parte, si erano già visti i segnali quando furono annunciati i primi sorpassi del 10% comunque previsti nei contratti. Dopo questi sorpassi denunciati dalla commissione il Municipio non ha però fatto nulla, invece di avviare le necessarie verifiche”.
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