I tre cantieri della discordia

La conclusione delle tre importanti opere pubbliche della città di Bellinzona al centro della bufera riguardante la gestione degli investimenti da parte del Dicastero responsabile è stata congelata in attesa che venga fatta chiarezza sulla situazione. Si tratta del Policentro della Morobbia, dell'ammodernamento dello Stadio comunale e dell’oratorio di Giubiasco. Per i primi due, dove i lavori sono già conclusi, il Municipio ha sospeso il pagamento delle fatture. Per il terzo è stato disposto il blocco del cantiere dove si potranno eseguire solo interventi di messa in sicurezza.

Le tre realizzazioni, ha spiegato il Municipio nel corso della conferenza stampa tenutasi martedì mattina, stando ai preventivi approvati con un margine di scostamento del 10% avrebbero dovuto costare 17,050 milioni di franchi. Le proiezioni di spesa indicano invece che si è giunti a 21,661 milioni. Una differenza di quasi 5 milioni che ha portato l'Esecutivo ad intervenire per verificare i motivi del sorpasso e chiarire eventuali responsabilità, riservandosi, se fosse il caso, di avviare azioni legali a tutela del comune.

Per spiegare come sia potuto accadere il sindaco Mario Branda ha ripercorso la storia delle tre opere spiegando che a metà 2018 il Municipio era stato informato di possibili superamenti del budget in due cantieri, quello per il Policentro di Pianezzo e quello per l'oratorio di Giubiasco. Poi più il nulla o quasi. Ed è questo che ha colpito l'Esecutivo, che si è detto sconcertato dalla mancanza di informazioni su quanto accadeva fino a dopo il weekend del 5 aprile in cui ci sarebbero dovute essere le elezioni.

Ora è tempo di fare chiarezza: per farlo ci saranno 2 audit, uno interno e uno esterno, ed è stata aperta un'inchiesta amministrativa e disciplinare. Il municipale Christian Paglia si è autosospeso in attesa dei risultati. È inoltre stato sospeso il direttore del settore opere pubbliche.