Ticino e Grigioni

Caso Manor in appello

La procura federale ha impugnato la sentenza contro la giovane che nel 2020 accoltellò due donne. Ricorrerà anche la difesa

  • 4 gennaio 2023, 18:32
  • 12 luglio 2023, 14:29

Accoltellamento Manor, si torna in aula

Il Quotidiano 04.01.2023, 19:00

  • archivio tipress
Di: Francesco Lepori

L’accoltellamento alla Manor di Lugano approderà davanti alla Corte di secondo grado. Alla fine di dicembre la procuratrice federale Elisabetta Tizzoni ha infatti inoltrato la dichiarazione di appello, impugnando così la sentenza emessa il 19 settembre scorso. Sentenza con cui il Tribunale penale federale di Bellinzona ha condannato la 29enne di Vezia che il 24 novembre 2020 ferì due donne, una delle quali al collo.

Nove anni di carcere (sospesi a favore di un trattamento stazionario) e una multa di duemila franchi la pena inflittale, per ripetuto tentato assassinio, violazione della Legge federale che vieta i gruppi al-Qaïda e Stato Islamico e ripetuto esercizio illecito della prostituzione.

L’accusa chiede innanzitutto che quanto accaduto alla Manor venga riconosciuto come atto terroristico. Che la giovane di Vezia sia cioè ritenuta colpevole di avere violato l’articolo due della legge contro i gruppi al-Qaïda e Isis anche per la duplice aggressione commessa a Lugano. Il magistrato domanda inoltre, come già fatto in aula, una pena di 14 anni.

I legali dell’imputata, Daniele Iuliucci e Simone Creazzo, presenteranno ora il cosiddetto appello adesivo, avanzando a loro volta le proprie richieste: il proscioglimento integrale dall’articolo due e una riduzione della pena a otto anni e mezzo. I nove sanciti in primo grado meno sei mesi, dovuti a – citiamo – “l’inutile protrarsi della procedura, che impedisce di iniziare il trattamento terapeutico stabilito.”

Non resta dunque che attendere il nuovo processo. La Corte d’appello del Tribunale penale federale sarà presieduta dal giudice Maurizio Albisetti Bernasconi.

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