La questione migratoria ha fatto capolino, ma non troppo, nel punto con la stampa che è seguito all’incontro, lunedì mattina a Bellinzona, tra il consigliere federale Ignazio Cassis e il Governo ticinese.
Per quanto riguarda il gran numero di rifugiati che stanno sbarcando nelle ultime settimane sull’isola di Lampedusa (Italia), Cassis ha descritto il Ticino come particolarmente esposto. Il Consiglio federale ne è consapevole e ne tiene conto nelle sue relazioni con l’Italia, ha detto il capo del Dipartimento federale degli affari esteri. “La gestione della situazione migratoria in Europa non sta dando i frutti che noi vorremmo - ha dichiarato il responsabile del DFAE alla RSI -. Ogni azione, nel frattempo, serve a mettere dei cerotti. Il Consiglio federale è molto consapevole della situazione non piacevole alla frontiera sud, a Chiasso in particolare, e farà tutto il possibile per dare una mano alle autorità cantonali a gestire assieme la situazione”.
Cassis ha tracciato un bilancio della legislatura a livello federale che sta per concludersi, “la più difficile dalla Seconda Guerra mondiale”, ha sottolineato, a causa di pandemia, conflitto ucraino e fine di Credit Suisse. Nonostante questo contesto di sfide e difficoltà, ha detto il consigliere federale, “siamo riusciti a fare passi avanti non indifferenti sui temi che ci uniscono. In particolare, nelle relazioni con l’Italia”. Il consigliere federale ticinese ha citato il settore dei trasporti, lo statuto speciale dell’enclave di Campione e la rimozione della Svizzera dalla lista nera italiana di paradisi fiscali.
Riguardo alla situazione della minoranza linguistica italiana in Svizzera, Cassis ha affermato che all’estero sottolinea sempre il multilinguismo della Svizzera e l’importanza delle minoranze. Nell’amministrazione federale, nelle organizzazioni sovranazionali e nelle commissioni, la percentuale di italofoni è in costante aumento.
Il presidente del governo ticinese Raffaele De Rosa, da parte sua, ha chiesto per il Cantone un’immagine diversa rispetto a quella che circola frequentemente. Il Ticino ha un alto livello di competenza e non è obsoleto. Per quanto riguarda l’asilo, De Rosa ha auspicato una migliore distribuzione dei richiedenti asilo tra i Cantoni e maggiori finanziamenti da parte del Governo federale.
Cassis incontra il Consiglio di Stato ticinese
Telegiornale 25.09.2023, 12:41