La Corte di appello ha sostanzialmente confermato il verdetto di primo grado emesso alle Assise Criminali per il mancato assalto a un portavalori che la polizia sventò, a Castelrotto, il 16 ottobre 2015. Il gruppetto – si ricorderà – fu trovato in possesso di diverse armi, tra cui un mitra.
I cinque imputati (due avevano rinunciato a ricorrere) sono stati riconosciuti colpevoli di tentata rapina aggravata. La Corte ha comunque leggermente ritoccato le pene. La più pesante, inflitta ai due ideatori del colpo, è passata da tre anni e nove mesi a tre anni e sei mesi. La più mite è stata invece fissata in tre anni, anziché tre e mezzo.
Ora il quintetto (difeso dagli avvocati Ravi, Parli, Iuliucci, Bordignon e Malnati) dovrà decidere se impugnare nuovamente il verdetto. Dal canto suo il procuratore capo Nicola Respini ha già annunciato che non andrà al Tribunale federale.
Francesco Lepori