Il procuratore Antonio Perugini ha firmato nei giorni scorsi quattro decreti d'accusa nei confronti del direttore del Caffè Lillo Alaimo, del suo vice Libero D'Agostino, del caporedattore Stefano Pianca e della giornalista Patrizia Guenzi, nel quadro della vertenza che oppone il domenicale alla clinica Sant'Anna. Ne dà notizia lo stesso giornale, precisando che il suo legale ha già inoltrato opposizione. Si andrà quindi a processo.
Nel dettaglio, nel caso di Alaimo il Ministero pubblico ha ravvisato i reati di concorrenza sleale e ripetuta diffamazione "per aver denigrato prestazioni, prezzi e relazioni d'affari della Sant’Anna”, mentre per gli altri tre si è limitato alla seconda accusa. Le pene proposte sono pecuniarie e sospese, accompagnate da multe fino a un massimo di 2'000 franchi a carico del direttore.
Mentre il Caffè nella sua edizione odierna torna alla carica, riproponendo quesiti ed evidenziando come il procedimento sia avanzato spedito a differenza di quello nei confronti del chirurgo responsabile dell'errore medico del luglio 2014, in un comunicato la clinica ritiene provati "gli errori, le strumentalizzazioni, le imprecisioni fuorvianti e le ipotesi malevole" dettagliati nelle quattro decisioni della magistratura.
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