A otto mesi dalle elezioni cantonali i partiti stanno lavorando alle liste, soprattutto per il Consiglio di Stato. Ed è sul fronte rosso-verde che si registra una prima rinuncia: quella di Greta Gysin. La consigliera nazionale dei Verdi, secondo nostre informazioni, avrebbe deciso di non candidarsi per il Consiglio di Stato ticinese. Il suo nome non dovrebbe quindi comparire sulla lista unitaria PS-Verdi per le elezioni del prossimo aprile.
Greta Gysin non si candida al Consiglio di Stato
Il Quotidiano 22.08.2022, 21:00
Non ci sono conferme ufficiali e non si sa il perché. Ma solo che dopo una lunga riflessione avrebbe detto di no: non lascerà Berna per la corsa al Governo ticinese.
Classe 1983, laurea in scienze politiche a Zurigo, già consigliera comunale e granconsigliera, è stata la prima donna dei Verdi ticinesi a conquistare un seggio in Consiglio Nazionale, estromettendo la leghista Roberta Pantani-Tettamanti. In quell'autunno del 2019, si parlò prima di onda verde e poi di successo progressista con la conquista del seggio socialista agli Stati.
Chissà se nella scelta di non candidarsi c'è anche un leggero sapore di fairplay nei confronti proprio di Marina Carobbio, la cui discesa in campo non è comunque ancora nota. Al pari della decisione del consigliere di Stato uscente Manuele Bertoli.
Senza Greta Gysin, la strada potrebbe essere in salita per chi a sinistra sognava un raddoppio dell'area progressista in Governo. I Verdi -si sa- che avevano elaborato un poker di soluzioni, con e senza Gysin. Il PS, al momento, deve fare i conti con la corrente interna che vuole tre socialisti e due ecologisti in lista e non il concordato 2-2-1.
Tuttavia, non ci sono ancora tutte le 50 sottoscrizioni previste per convocare un mini-congresso. Forse domani se ne saprà di più.