Le esondazioni sulle rive del lago di Lugano sono già cominciate, la pioggia non sembra dare tregue e decine di affluenti continuano a ingrossarsi. Anche questo volta ad essere toccate per prima sono state le rive alla foce del Vedeggio, a Muzzano e ad Agno, mentre in queste ore il pelo dell'acqua sta iniziando a superare gli argini anche in centro a Lugano. A Ponte Tresa l'acqua sfiora il ponte doganale ma siamo ancora lontani dalla chiusura.
Straripamenti si registrano sul versante italiano, a Lavena Ponte Tresa e a Porto Ceresio, mentre si salva, per ora, il borgo di Brusimpiano. Non vi sono tuttavia paragoni con la grande esondazione del 2002. Domani, domenica, continuerà a piovere ed è atteso il picco massimo del livello dell'acqua. Anche il luinese è stato colpito per l'acqua portata dalla Tresa, che si congiunge con il fiume Margorabbia prima di finire nel lago Maggiore, e che ha costretto le autorità a sorvegliare e chiudere alcuni tratti di strada. E' stata allertata, e si sono attrezzati di conseguenza, anche la centrale operativa della Croce Rossa Italiana di Luino, costretta a percorsi alternativi per raggiungere il locale nosocomio in caso di urgenze.
Slavina in Vallemaggia
FB Ambiente e territorio 23.11.2019, 17:54
Il maltempo, tornando in Ticino, ha causato anche la chiusura di alcune strade in modo parziale tra Maroggia e Arogno per una frana. È invece completamente chiusa, e già a partire da Airolo, la strada cantonale della Val Bedretto, per pericolo di valanghe. Una valanga invece è stata contenuta grazie agli accorgimenti tecnici del Dipartimento del territorio in Val Sterpa, sulla strada tra Cerentino e Campo Vallemaggia.
Maltempo, occhi puntati su Ceresio e Tresa
Il Quotidiano 23.11.2019, 20:00