Le ultime decisioni di Berna per contrastare la pandemia di coronavirus hanno messo sotto pressione le farmacie ticinesi, che sono state subito prese d'assalto. Le modifiche per quanto concerne il rimborso dei tamponi sono in vigore da sabato, contrariamente alle altre misure per le quali bisogna aspettare lunedì.
Nel primo weekend ci sono già state conseguenze. L'aumento della richiesta dei tamponi c'era già prima con i decreti relativi all'ingresso sul territorio italiano, come conferma Federico Tamò, il portavoce dell'ordine cantonale, ma "la nuova decisione l'ha rafforzato". "Non abbiamo ancora i numeri ufficiali ma da un anno a questa parte le farmacie stanno facendo il possibile per garantire un tampone in tempi conformi", sottolinea Tamò.
Al momento non ci sono ancora le difficoltà viste in passato ed è possibile fare il test nell'arco di 24/48 ore. Bisogna invece aspettare di più per ricevere un vaccino, poiché ci sono state richieste in più a causa delle nuove direttive, come ha confermato il portavoce.