Ticino e Grigioni

Guerra ai magnaccia

La Legge sulla prostituzione torna in Parlamento con un disegno che affronta il problema dello sfruttamento. Novità pure sul fronte del fisco

  • 8 novembre 2017, 20:09
  • 23 novembre, 03:40
Soldi a luci rosse

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Il Ticino dichiara guerra ai magnaccia. Oggi, quando i papponi vengono pizzicati fuori dai postriboli o dagli appartamenti a farsi consegnare cospicue fette di guadagno dalle prostitute, dicono di essere i loro fidanzati. Ma la sottocommissione della legislazione sembra aver trovato una risposta al problema: alla prostituta che deciderà di denunciare il proprio sfruttatore, lo Stato garantirà un permesso provvisorio di residenza, un luogo protetto e un aiuto finanziario per il periodo dell'inchiesta e del processo.

Questa la principale novità di un disegno di legge in cui tutte o quasi le criticità sono finalmente state risolte. E per eliminare l'annoso problema dei debiti col fisco, ogni prostituta dovrà versare 750 franchi al mese entro il primo di ogni mese.

Finalmente il nuovo regolamento sembra maturo, dopo ben 5 anni di gestazione. Settimana prossima verrà presentato alla Commissione della legislazione.

Il Gran Consiglio si chinerà sul testo nei primi mesi dell'anno prossimo e probabilmente verrà consegnato al Ticino lo strumento necessario per mettere ordine in una professione sì legale ma spesso contornata da fenomeni criminali.

Matteo Bernasconi//redMM

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