Il settore turistico ticinese ha risposto bene alle sfide derivanti dalla pandemia e ha saputo reagire in tempi brevi e con compattezza. Parole di elogio sono quindi state espresse sia dai vertici dell'Agenzia turistica ticinese, sia dal direttore del Dipartimento delle finanze ed economia Christian Vitta, stamane in una conferenza stampa che ha tracciato un primo bilancio.
Parole suffragate però anche dalle cifre alla mano sui pernottamenti dopo il confinamento dell'anno scorso e nella prima metà di quest'anno. Ma il fatto che il Ticino e i Grigioni dal profilo turistico si fossero ripresi bene - sfruttando il movimento interno - non è una novità. Occorre ora consolidare quanto fatto finora e di certo aiuterà il fatto che fino al 2025 è stato rinnovato il credito quadro a sostegno degli investimenti e delle attività di promozione.
L'andamento del turismo ticinese (pernottamenti) prima, durante e dopo la pandemia
Nel frattempo uno studio elaborato dall'Università di San Gallo ha messo in luce alcuni punti su cui il turismo ticinese dovrebbe puntare per avere successo. Uno è il fatto che le attività e le promozioni dovrebbero partire dal basso, quindi dal cittadino e con quello che il territorio può offrire: così si potrà raggiungere meglio il turista, ma non prima di aver analizzato anche il tipo di turista che arriva o che potrebbe potenzialmente visitare il Ticino.
Alla base di tutto resta però essenziale, di pari passo, un continuo miglioramento della mobilità, altrimenti tutto l'apparato non terrà, è stato ribadito in conferenza stampa.
Cavalcare l'onda del successo per il turismo
Il Quotidiano 17.09.2021, 21:00