Battelli fermi sul Verbano. Lo sciopero indetto dai dipendenti del bacino svizzero della Società Navigazione Lago Maggiore (NLM) è scattato puntuale domenica mattina alle 7 per protestare contro il licenziamento di 34 collaboratori, residenti in Ticino, da parte della direzione dell'impresa di trasporto lacustre. Solo un'imbarcazione, gestita però da personale italiano, ha solcato le acque del lago.
Lo sciopero, con il sostegno dei sindacati SEV, UNIA e OCST, sarà deciso di giorno in giorno ma l'obiettivo è quello di far tornare la direzione della NLM sui suoi passi. Dipendenti e sindacati, in una conferenza stampa tenutasi in mattinata, hanno altresì stigmatizzato il silenzio di autorità cantonali e federali sulla faccenda.
I sindacati sono già intervenuti nei giorni scorsi presso la NLM, l'Ufficio federale dei trasporti e il Consiglio di Stato e le “discussioni proseguono intense anche in queste ore”. E’ pure stato ricordato che “Svizzera e Italia hanno firmato accordi per migliorare la qualità del servizio sul lago e una nuova concessione per la collaborazione tra la NLM e la SNL (Società navigazione Lugano) ma i lavoratori sono stati dimenticati”.
Swing/CSI