Ticino e Grigioni

LIA, "pronti al referendum"

La maggior parte delle ditte iscritte all’Unione Associazione dell’Edilizia, rivela un sondaggio, non vuole l’abrogazione della legge ticinese sulle imprese artigianali

  • 4 settembre 2018, 20:00
  • 23 novembre, 00:26
02:09

CSI 18.00 del 04.09.2018: il servizio di Francesca Calcagno

RSI Info 04.09.2018, 19:50

  • ©Ti-Press/Samuel Golay

Le ditte associate all’Unione Associazioni dell’Edilizia (UAE) sono per la maggior parte a favore della LIA, la legge cantonale sulle imprese artigianali che il Consiglio di Stato ticinese ha chiesto al Gran Consiglio di abrogare. È quanto emerge da un sondaggio lanciato dalla stessa UAE, i cui contenuti sono stati presentati oggi, martedì, a Gordola, e al quale ha partecipato il 45% delle ditte interpellate.

In sostanza, si legge in un comunicato, le associazioni affiliate all’UAE “hanno espresso parere negativo in merito alla semplice abrogazione della LIA senza un controprogetto” e si sono dette disposte ad opporsi all’eventuale cancellazione della legge anche tramite referendum popolare.

“Siamo convinti che ci siano i numeri per una votazione popolare”, spiega ai nostri microfoni il presidente della UAE, Piergiorgio Rossi.

Al tavolo dei relatori oggi c'era anche Paolo Locatelli dell'OCST. Anche il mondo sindacale - conferma - sosterrebbe un eventuale referendum: “La LIA è un atto parlamentare condiviso. Non va abrogata ma semmai migliorata”.

L'Unione Associazioni dell'edilizia in una nuova lettera ha inoltre comunicato al Governo che non darà seguito alla richiesta di smantellare la struttura amministrativa entro fine settembre.

CSI/ludoC

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