L'accesso alla Val Bondasca (GR), teatro dell'enorme frana, oltre tre milioni di metri cubi di materiale, staccatasi dal Pizzo Cengalo lo scorso agosto, rimarrà chiuso verosimilmente per tutto l'anno. Stando agli esperti, sussiste ancora il rischio di caduta di massi, ha spiegato venerdì ai microfoni della SRF la sindaca di Bregaglia Anna Giacometti.
L'accesso alla Val Bondasca rimane chiuso
Continua inoltre a persistere il pericolo di colate detritiche: in caso di forti piogge o scioglimento della neve, il materiale portato a valle dai precedenti smottamenti potrebbe infatti ricominciare a muoversi.
Lo sbarramento vale per chiunque: turisti, cacciatori e proprietari di cascine. Anche due capanne in prossimità del Pizzo Cengalo restano chiuse. Contrariamente ai piani iniziali, non è possibile creare un accesso sicuro tramite nuovi percorsi. Giacometti ha assicurato che non esiste alcun pericolo per il comune di Bondo, che è pronto a gestire altre colate.
ATS/Swing