Dopo le recenti alluvioni che hanno colpito la Mesolcina, l’Alta Vallemaggia e il Piano di Magadino, la Deputazione ticinese alle camere federali ha incontrato numerosi datori di lavoro della regione, i quali hanno espresso profonda preoccupazione per le loro ditte e per la conservazione dei posti di lavoro dei loro dipendenti
Diverse aziende si trovano a fronteggiare problemi legati ai termini di presentazione delle domande di indennità per il lavoro ridotto. Le richieste inoltrate finora si sono scontrate con i termini stabiliti dalla legge, la quale prevede il diritto alle indennità di lavoro ridotto solo dopo tre giorni dalla presentazione del preannuncio. La SECO, informata della situazione dai Cantoni, ha confermato che tale articolo deve essere applicato senza eccezioni.
Proprio per questo la Deputazione ha deciso di scrivere al consigliere federale Guy Parmelin, capo del Dipartimento federale dell’economia, per chiedere un intervento a favore delle imprese colpite dalle alluvioni e ricordando che le aziende hanno inoltrato le richieste in ritardo a causa di difficoltà logistiche come la mancanza di rete elettrica e internet, e che inizialmente si sono concentrate su altre priorità.
Il suggerimento è prevedere “un’eccezione generalizzata di inizio immediato del lavoro ridotto per gli attori”, oltre a estendere il lavoro ridotto anche alle aziende in cui i lavoratori ricoprono posizioni simili a quelle dei datori di lavoro.
La richiesta include anche l’estensione delle misure ai cantoni Grigioni e Vallese, anch’essi duramente colpiti dagli eventi meteorologici estremi.

In Vallemaggia si continua a lavorare
Il Quotidiano 14.07.2024, 19:00