Le temperature elevate e la siccità che stanno attanagliando vaste zone di Ticino e Grigioni creano non pochi problemi, con molte autorità locali costrette a istituire divieti di accendere fuochi all’aperto, e nei boschi in particolare. Va meglio ai viticoltori, ai quali il lavoro non manca anche con il caldo di queste settimane.
Certo le viti più giovani stanno soffrendo la calura, ma come spiega il commissario cantonale retico per la viticoltura Hans Jüstrich, le piante vecchie sopportano bene il periodo di gran caldo e del resto il basso tasso d’umidità limita pure lo sviluppo di funghi e malattie che colpiscono i vigneti, con questi ultimi che crescono meno rapidamente e richiedono quindi meno lavoro manuale ai contadini.
Tre settimane di anticipo
Il commissario del centro di Competenza Plantahof di Landquart non si lancia in previsioni su quantitativi e qualità, ma segnala che le piante sono in anticipo di tre settimane e perciò la vendemmia del Riesling avverrà nella prima metà di settembre e di seguito sarà il tempo del Pinot Noir.