"Chiudere proprio prima di Natale è dura. Avremmo forse preferito chiudere prima, ma col senno di poi... è andata così". È l'opinione sconsolata di Anna Galli, proprietaria del ristorante Commercio a Lugano, raccontata ai microfoni della RSI. "Ho 13 dipendenti, ci sono tutte le famiglie dietro..."
C'è chi poi per forza di cose prova a reinventarsi attivando in extremis servizi d'asporto, come al Mauri Concept. "Abbiamo attivato il servizio anche per i clienti fidelizzati, oltre che per mantenere il nome in giro", spiega la proprietaria Deborah Mauri. "Dalle 10-12 persone che solitamente lavorano per noi oggi ce ne sono solo 3", aggiunge poi.
L'offerta di cibo da asporto da parte di bar e ristoranti si allunga di giorno in giorno (vedi il sito viviiltuoticino). "Abbiamo già vissuto la situazione col primo lockdown - spiega Francesco Gabbani, proprietario di Gabbani Gastronomia - Chiusura dei ristoranti vuol dire più lavoro per noi nel portare la spesa a casa della gente, e la richiesta è tanta. Abbiamo addirittura dovuto chiudere le comande perché non riusciamo più a evaderle. La gente potrà però passare in negozio a ritirarle".
CSI 18.00 del 22.12.2020 - Il servizio di Camilla Luzzani
RSI Info 22.12.2020, 18:59
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Tra coloro che lavorano tutto l'anno col take away, c'è chi non prevede però di essere sommerso dalle richieste: "Tanti lavorano da casa e manca la gente negli uffici - spiega Liqun Zhou di Rice Go - quindi alla fine per noi la situazione è più o meno uguale, forse qualcosa in più".
Le interviste integrali nel servizio in testa all'articolo.