Ticino e Grigioni

Lo sciopero contro i tagli alle pensioni fa scuola

La mobilitazione dei dipendenti pubblici ha avuto luogo a Lugano, Bellinzona, Locarno e Mendrisio - Davanti al Liceo 1 un "Jenga", invita l'autorità a non giocare con le rendite

  • 10 maggio 2023, 12:49
  • 11 settembre 2023, 13:26
Di: Spi 

Una torre sempre più pericolante, un "Jenga" realizzato con delle scatole per simboleggiare che "c’è chi gioca con le nostre pensioni". Allo scoccare del mezzogiorno i manifestanti cercheranno di togliere 20 scatole… sperando che nulla cada.

L’installazione è stata realizzata sul piazzale davanti al Liceo 1 di Lugano, uno dei presidi regionali dove si tiene mercoledì la giornata di mobilitazione contro i tagli alle pensioni dei dipendenti pubblici. Il risanamento, che prevede la riduzione progressiva del tasso di conversione (dal 6,17 al 5%), è combattuto dall’associazione ErreDiPi, la Rete per la difesa delle pensioni, che ha organizzato lo sciopero in quattro luoghi a Bellinzona, Locarno, Mendrisio e Lugano.

01:24

Sciopero dei dipendenti pubblici

Telegiornale 10.05.2023, 12:30

L’ulteriore riduzione del 20% delle rendite, dopo un taglio analogo nel 2012, ha portato circa 200 persone, forse qualcuna di più, a protestare davanti al Liceo 1. Molti i docenti presenti, non solo della scuola superiore di Lugano, dove l’adesione allo sciopero è stata superiore al 50%, ma c’erano anche insegnanti delle scuole medie. A condividerne le preoccupazioni anche alcuni allievi che hanno partecipato alla manifestazione.

Appare soddisfatto Dario Petrini, docente e membro del comitato di ErreDiPi: "Nelle precedenti tre calate in piazza l'afflusso era buono, ma l'adesione un po' titubante. Oggi sul piazzale ci sono molte persone e abbiamo l'adesione di 55 docenti del Liceo 1. Sono tantissimi".

Edizione del 10.05.2023

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