Ticino e Grigioni

Maltempo, una notte meno peggio di quanto temuto

Le precipitazioni su gran parte della Svizzera italiana non hanno causato disagi particolari - Breve chiusura per la cantonale a Mesocco - Interrotta la forestale Cauco-Braggio - Domenica mattina nubifragio nel Mendrisiotto

  • 7 luglio, 07:43
  • 7 luglio, 13:16
Continua il maltempo

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Di: Swing/ATS 

Le precipitazioni annunciate per questo fine settimana sono arrivate ma al momento non vengono segnalati disagi o danni ingenti né nelle zone già colpite dal maltempo (Mesolcina e Vallemaggia in particolare) né nel resto della Svizzera italiana. Resta comunque valido, per intanto, l’allarme di grado 3 (di grado 2 per Verzasca e Alta Vallemaggia) emanato già ieri da MeteoSvizzera.

I temporali annunciati da MeteoSvizzera sono arrivati ma la loro intensità è stata decisamente minore rispetto a quelli delle ultime due settimane. Piove anche sulle zone colpite dalle precedenti ondate di maltempo, laddove, si impone comunque attenzione da parte di tutti. La polizia cantonale ha confermato alla RSI che la situazione “è stabile” ciò che significa che comunque finché le allerte restano in vigore i dispositivi organizzati ieri (sabato) restano attivi, soprattutto per quanto concerne le evacuazioni e la chiusura di strade.

Anche nel Moesano, al momento non giungono segnalazioni di danni rilevanti dovuti alle piogge delle ultime ore, come confermato alla RSI dal responsabile della comunicazione dello Stato maggiore regionale Philippe Sundermann. A Mesocco la strada cantonale è stata interrotta a sud del paese per circa 2 ore a causa del materiale portato a valle dal riale Valascia finito sulla carreggiata. In Calanca invece un cedimento ha reso inutilizzabile la strada forestale tra Cauco e Braggio. Quest’ultima località resterà raggiungibile solo tramite la teleferica che sale da Arvigo fino alla conclusione dei lavori per la ricostruzione della carreggiata su una lunghezza di una ventina di metri.

A Grono, per esempio, sono scesi 49,4 mm/mq di pioggia in 24 ore. A Mesocco 64,1 mm/mq (24 ore).

Nubifragio nel Mendrisiotto

Le piogge della notte sono state abbondanti soprattutto sul Bellinzonese e sul Mendrisiotto. Le stazioni di misurazione di MeteoSvizzera hanno registrato, nella capitale cantonale, 73,6 mm/mq (in 24 ore). Nubifragio invece sul Mendrisiotto. A Coldrerio, per esempio, sono scesi 42,4 mm/mq di pioggia in una sola ora (tra le 6.00 e le 7.00 di oggi, domenica). Sul Monte Generoso sono caduti, nelle ultime 24 ore 76,1 litri d’acqua al metro quadrato.

L’effetto di precipitazioni di tale intensità sul Mendrisiotto si è subito visto sulla portata dei fiumi. Quella del Faloppia a Chiasso è aumentata di 100 volte in brevissimo tempo. Stando ai dati sempre aggiornati pubblicati online dall’Osservatorio ambientale della Svizzera italiana è passata da meno di mezzo metro cubo al secondo alle 5.30 a oltre 50 alle 6.55.

ViaSuisse non segnala particolari disagi sulla rete viaria, anche nelle zone con precipitazioni più intense. Sempre ViaSuisse ricorda invece che rimangono chiuse le strade cantonali tra Grono e Lostallo (a causa della frana di Sorte) e che la circolazione è ancora vietata (fatte salvo le disposizioni speciali per il transito sulla passerella ciclopedonale di Visletto) da Cevio.

Allarme di livello 3

Il livello di pericolo legato alle forti piogge previste tra sabato e domenica su gran parte della Svizzera italiana resta di livello 3 (marcato).
Cosa significa? Si potrebbero registrare piene inusuali di ruscelli, torrenti e canali, inondazione di sistemi carsici e di grotte esposte.
Inoltre la circolazione stradale in luoghi esposti può risultare difficoltosa.
Dato che il livello di piovosità è diverso da regione a regione, vi sono diverse soglie oltre le quali le previsioni fanno scattare le allerte.

Fino a domenica sera sono previste piogge abbondanti in gran parte della Svizzera. Ma con valori molto diversi:
Nord delle Alpi e nelle Alpi: 50-80 mm/24h; 80-110 mm/48h; 100-130 mm/72h
Sud delle Alpi e Sempione: 100-130 mm/24h; 130-160 mm/48h; 160-200 mm/72h
Verbano e Valle Maggia: 150-200 mm/24h; 200-250 mm/48h; 250-300 mm/72h

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Notiziario 07.00 del 7.07.2024 Gli aggiornamenti di Francesca Torrani

RSI Info 07.07.2024, 07:34

Maltempo in Svizzera

Nelle ultime 24 ore sono caduti tra i 10 e i 30 millimetri di pioggia su gran parte della Svizzera. A Lucerna, per esempio, MeteoSvizzera segnala 25,3 mm/mq. Sul passo del Bernina registrati 33,8 mm/mq e a Sierre, in Vallese, solo 10mm/mq.

Le previsioni

Per la giornata odierna MeteoSvizzera prevede, al sud delle Alpi, cielo coperto con rovesci temporaleschi frequenti nella fascia compresa dal Ticino centro-meridionale all’Alta Engadina, più intermittenti nelle altre regioni. Dalla serata graduale passaggio a tempo asciutto a partire dalle regioni nordoccidentali. A basse quote temperatura massima verso i 22 gradi, in Alta Engadina 16.

“Non abbandoneremo le valli”

In un’intervista alla NZZ am Sonntag, Carmelia Maissen, presidente della Conferenza dei Governi dei cantoni alpini, ha messo in guardia da una “visione semplicistica e cinica” del trasferimento delle valli alpine. Il trasferimento “è un intervento pesante per le persone interessate”, ha affermato. In alcuni casi, la popolazione potrebbe essere sfollata. “Non abbandoneremo di certo intere valli”, ha affermato la consigliera di Stato grigionese (Centro). Dal canto suo, in un’intervista alla SonntagsZeitung, il professore del Politecnico di Zurigo David Bresch ha affermato che gli scenari climatici dovrebbero essere inclusi in un’analisi dei pericoli.

La consigliera di Stato retica Carmelia Maissen

La consigliera di Stato retica Carmelia Maissen

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Rinaturazione procede a rilento

La rinaturazione dei fiumi svizzeri procede a rilento. La SonntagsZeitung riporta che ogni anno il Paese deve rinaturalizzare 50 chilometri di rive fluviali. Secondo i dati dell’Ufficio federale dell’ambiente, la media attuale è di circa 18 chilometri. I fiumi incanalati straripano più rapidamente in caso di maltempo. In Vallese, il dibattito sulla correzione del Rodano si è acceso dopo il recente maltempo. L’esperto Christophe Voyame ha detto alla NZZ am, Sonntagf di aver potuto “valutare la correzione del Rodano con occhi nuovi e senza idee preconcette”. Il parere dell’esperto ha spinto il Consiglio di Stato del Vallese a riconsiderare il progetto.

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