Si terrà dal 7 all’8 febbraio, alle Assise criminali, il processo per l'impressionante serie di maltrattamenti che una bambina (all'epoca minore di 10 anni) subì dai suoi genitori affidatari, domiciliati nel Mendrisiotto. A presiedere la Corte sarà il giudice Mauro Ermani.
I fatti – come tali ammessi – risalgono al periodo 2010-2013. La vittima fu ripetutamente picchiata e umiliata. Le ruppero un braccio, le rasarono i capelli in segno di scherno, la obbligarono a mangiare il cibo tolto dalla spazzatura. Senza dimenticare di quando la abbandonarono in un bosco, e le docce gelate o sotto l’acqua bollente a cui la sottoposero a più riprese.
Coazione, lesioni semplici e violazione del dovere di assistenza o educazione i reati a carico della coppia. La posizione più grave è quella della donna, accusata pure di esposizione a pericolo della vita altrui. Alla fine del 2011 mise infatti la ragazzina nella vasca da bagno, tenendole la testa sotto l'acqua.
In aula compariranno anche il tutore della bimba e un assistente sociale dell’UAP, l’Ufficio dell’aiuto e della protezione. A loro si rimprovera, in buona sostanza, di avere ignorato i segnali della situazione venutasi a creare. La procuratrice pubblica Valentina Tuoni ipotizza il favoreggiamento e, ancora una volta, la violazione del dovere di assistenza o educazione.
Francesco Lepori