Colleghi che imitano Hitler al suo arrivo nella filiale, commenti come “Questi russi li ammazzerei tutti” o “Maiali”. Sono alcuni degli attacchi vissuti da una donna russa fino a pochi giorni fa in un negozio nei Grigioni.
Elena (nome di fantasia) non è nuova a pesanti commenti nei suoi confronti. Negli scorsi anni c'era lo stereotipo delle ragazze dell'est che arrivavano in Svizzera per lavorare come prostitute e ci sono stati diversi episodi, anche di fronte al marito, di battute offensive.
Dal 2013 Elena è divorziata e le manca quindi il sostegno, soprattutto psicologico, del marito. Dopo gli ultimi insulti ha cercato di andare avanti, di arrivare fino a fine stagione per poi lasciarsi alle spalle colleghi e datore di lavoro, ma la pressione è stata troppa e ha avuto un crollo psicofisico.
"Queste persone hanno trovato qualcuno su cui buttare la loro ignoranza e se non ci fossi stata io sarebbe stato qualcun altro" dice Elena, secondo cui la guerra in Ucraina ha solo dato loro un motivo in più per convincersi che hanno ragione.