Oltre 560'000 dosi di vaccino sono già state somministrate in Ticino e oltre l'80% della popolazione vaccinabile ha ricevuto la prima dose: sono dati comunicati dal farmacista cantonale Giovan Maria Zanini nel corso della conferenza stampa di oggi, lunedì, a Bellinzona.
Il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini
Ma se nelle ultime settimane si è assistito anche a una ripresa delle prime inoculazioni, al ritmo di 1'000-1'500 a settimana, è soprattutto il richiamo a impegnare e preoccupare il dispositivo cantonale.
"Come dire a Noè Ponti che non sono più i 100 metri, ma i 200"
La decisione di ridurre da 6 a 4 mesi il tempo di attesa dopo la seconda dose è una sfida, ha detto Zanini. Il numero di aventi diritto è praticamente raddoppiato: da 100'000 (70'000 dei quali già a posto) a 195'000, e altri 3'000 si aggiungeranno ogni settimana in un prossimo futuro. "È come se a Noè Ponti, quando è già in vasca, dicessero che non è più una gara sui 100 metri ma sui 200", ha detto Zanini. La scelta di procedere in anticipo con il cosiddetto "booster" non è politica ma basata su dati scientifici, ha ricordato, perché la variante Omicron "buca" di più la protezione vaccinale e il richiamo permette di aumentarla notevolmente. Malgrado il potenziamento delle capacità, "non sarà possibile vaccinare tutti entro Natale e nemmeno entro fine anno", ha detto il farmacista cantonale, ringraziando tutti "per la pazienza".
Notiziario 11.00 del 20.12.2021 Il servizio di Giorgia Roggiani
RSI Info 20.12.2021, 13:02
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Premesso che tutti gli aventi diritto lo vogliano e che ci sia una certa disponibilità a muoversi sul territorio - visto che gli appuntamenti disponibili oggi sono soprattutto al Palapenz di Chiasso, 1'500 entro fine anno e 5'500 nei primi giorni del 2022 - il capo della sezione del militare e della protezione civile Ryan Pedevilla stima che sarà possibile offrire il richiamo a tutti entro il 6-9 febbraio.
Giorgio Merlani: "Vaccinarsi ogni 4 mesi? Dipende dalle varianti"
RSI Info 20.12.2021, 13:13
Le informazioni pratiche
Attualmente sono aperti i centri di Lugano, Giubiasco, Chiasso (da gennaio Mendrisio), Ascona (da gennaio si torna al FEVI a Locarno), Tesserete e Biasca. Oltre che nei centri cantonali, è possibile ottenere il richiamo in una serie di farmacie (per chi ha meno di 75 anni e solo con Moderna) e di studi medici. L'elenco come tutte le altre informazioni e la piattaforma di iscrizione per un appuntamento si trovano sul sito www.ti.ch/vaccinazione. Il sistema informatico è stato aggiornato e le iscrizioni sono possibili da subito anche per coloro che godono del diritto solo da oggi, per effetto delle nuove norme. Si tratta delle persone di più di 16 anni di età che hanno ricevuto la seconda dose da almeno 4 mesi. A questa regola, uno schema vaccinale non ancora omologato da Swissmedic, non si faranno eccezioni, nemmeno di pochi giorni, ha detto Zanini. Il richiamo va fatto con il medesimo farmaco delle prime due dosi. Fanno eccezione i giovani fino a 30 anni, che riceveranno il vaccino Pfizer, perché è minore il rischio di miocarditi in questa fascia di età (2 invece di 7 casi ogni 100'000 persone). La già annunciata vaccinazione dei bambini dai 5 anni, infine, scatterà solo da gennaio. Il preparato pediatrico è diverso e deve ancora arrivare la fornitura, a tempo debito la popolazione verrà informata.