L'11 maggio anche in Ticino potranno riaprire i centri fitness. Al momento però le limitazioni per chi offre corsi sono grandi e tutti dovranno adottare un piano di protezione a tutela della salute di chi va ad allenarsi e di chi nei centri ci lavora. Sul sito di Swiss Olympic in questo senso ci sono due disposizioni: 10 metri quadrati per persona o 2 metri di distanza dagli altri.
Lo sa bene il responsabile di Activ Fitness Ticino Simone Posavec: quando risponde al telefono ha il metro in mano e sta misurando le distanze tra le macchine in una delle 5 palestre del gruppo. “Saranno da capire, nei primi giorni di apertura, le dinamiche della clientela: chi utilizzerà piuttosto le macchine per la forza, chi quelle per la resistenza e come verrà controllato il flusso dei clienti. I punti interrogativi sono ancora molti.”
Il discorso si complica ulteriormente per chi preferisce allenarsi con i corsi di gruppo: “Al momento attuale – prosegue Posavec –, secondo le informazioni in nostro possesso, il limite massimo dei gruppi è comunque di 5 persone, istruttore compreso. Anche in questo caso tutti i centri fitness dovranno quindi fare una riflessione sull’opportunità di riattivare questi servizi oppure attendere ulteriori allentamenti, magari come preannunciato dall’8 di giugno”.
Se il problema maggiore per i grandi centri potrebbe essere la gestione delle entrate, anche per chi dirige una palestra più piccola con meno clienti riaprire non sarà facile: “In particolare non potranno essere utilizzati né gli spogliatoi né i servizi igienici, bisognerà quindi valutare come i soci del club recepiranno questo divieto. Fortunatamente non c’è l’obbligatorietà della mascherina mentre ci si allena, ma un’altra criticità è rappresentata dall’igienizzazione e dalla sanificazione delle macchine dopo l’utilizzo”.
È quindi probabile che chi vorrà tornare ad allenarsi, almeno inizialmente, dovrà farlo da solo e passando da possibili riservazioni, file fuori dalla palestra e molto disinfettante.