Pattugliata la sinagoga di Lugano

In Ticino, dopo l’attacco sferrato da Hamas contro lo Stato ebraico, non si registrano atti di antisemitismo. La sinagoga di Lugano, tuttavia, viene ora pattugliata da agenti di sicurezza privata.

“Il rabbino preferisce avere, in periodi nei quali sente che potrebbe esserci un pericolo, una protezione visuale fuori dalla sinagoga”, spiega il rappresentante della comunità ebraica ticinese Elio Bollag. “Non posso dire che ci sia antisemitismo a Lugano”, aggiunge. Ma la scelta di far pattugliare la sinagoga serve più che altro a prevenire. Nel 2005, va ricordato, uno squilibrato diede fuoco al luogo di culto. Ed un aumento degli episodi di antisemitismo è intanto stato registrato in varie città europee.

La polizia cantonale ha quindi confermato di aver innalzato il livello di attenzione. E anche la polizia di Lugano, dove oltre alla sinagoga esiste un altro luogo a rischio - il cimitero ebraico di Noranco - riferisce di essersi soffermata sul fenomeno. A livello nazionale l’Ufficio federale di polizia (FEDPOL) fornisce, per aumentare la sicurezza delle minoranze, un sostegno finanziario alle organizzazioni con particolari esigenze di protezione.

Da rilevare che nell’anno in corso sono state 19 le organizzazioni che hanno chiesto e ottenuto assistenza per migliorare le misure di protezione in caso di attacco terroristico o di estremismo violento. Un netto aumento, se si considera che nel 2022 erano solo 8.