Venerdì mattina è arrivata la sentenza per Johan Cosar, il ticinese partito in Siria per difendere dall'IS le comunità cristiane, e per suo cugino. Al Tribunale penale federale di Bellinzona, la Corte militare ha riconosciuto Cosar colpevole di aver combattuto per un esercito straniero ed al 36enne è stata inflitta una pena pecuniaria di 90 aliquote giornaliere sospesa per 3 anni e una multa di 500 franchi. Lui ed il cugino sono stati assolti, per contro, dall'accusa di reclutamento di cittadini svizzeri nella Milizia siriaco cristiana.
Per il 36enne ex sergente dell’esercito svizzero, giovedì mattina l'accusa aveva chiesto una pena per "180 aliquote giornaliere sospese per 3 anni e 2'200 franchi di multa, per ripetuto servizio militare straniero", mentre per il cugino, la richiesta era stata di 70 aliquote sospese per 2 anni e 1'500 franchi di multa, per aver arruolato, o tentato di arruolare svizzeri.
Cosar era entrato in Siria nel 2013 come giornalista indipendente con l'intenzione di documentare le persecuzioni del sedicente califfato contro le comunità cristiane, passando poi nelle fila del Syriac Military Council. Il suo processo ha suscitato notevole attenzione anche fuori dalla Svizzera.
Pena pecuniaria sospesa per Johan Cosar
Telegiornale 22.02.2019, 21:00
Condannato Johan Cosar
Il Quotidiano 22.02.2019, 20:00
Pena sospesa per Johan Cosar
Telegiornale 22.02.2019, 13:30
Da Bellinzona, Jonas Marti
Telegiornale 22.02.2019, 13:30
RG 12.30 del 22.02.19: il servizio di Darco Degrussa
RSI Info 22.02.2019, 15:02
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