Fa discutere la promozione del poliziotto che nel 2016 inneggiò al nazismo su Facebook. Il Governo, ha anticipato il Caffé, gli ha attribuito l’incarico di sergente maggiore per le "capacità professionali dimostrate nell'ultimo periodo della sua attività" e perché "ha scontato le sanzioni".
Ma noi ci siamo chiesti: quali misure sono state adottate per impedire che nella polizia si possano infiltrare dei sostenitori del nazi-fascismo?
Anzitutto, ci spiegano dal servizio stampa, per iscriversi alla Scuola, bisogna avere "una condotta compatibile con la funzione di agente e una buona reputazione" e "non devono risultare comportamenti incompatibili".
Inoltre sui poliziotti vengono svolti degli "esami psicologici per valutare le caratteristiche psico-sociali, le competenze personali, le caratteristiche comportamentali e sociali" e ha infine luogo "un colloquio individuale" per "verificare la motivazione alla professione e l’attitudine al ruolo".
Ed infine il comandante, dopo questo caso, ha imposto a tutti di "mantenere un comportamento esemplare (sia in servizio che fuori servizio)" e ha sensibilizzato il corpo "sulla responsabilità del singolo e del gruppo nonché sull’uso coscienzioso e ponderato dei social network".
redMM