Ticino e Grigioni

Pompieri "di nuovo in difesa"

Il vento impedisce l'uso di elicotteri contro l'incendio sempre in corso sul Monte Gambarogno - Alcuni focolai riaccesi, militi al lavoro per creare delle linee di contenimento

  • 7 febbraio 2022, 10:49
  • 20 novembre, 18:41
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I Monti del Gambarogno durante le operazioni di spegnimento del 1° febbraio

  • © Keystone - ATS / Ti-Press / Massimo Piccoli
Di: eb 

"Come era previsto, oggi (lunedì ndr) a causa del forte vento abbiamo dovuto interrompere le operazioni di spegnimento con gli elicotteri. Però stiamo lavorando sul terreno con dei militi per creare delle linee tagliafuoco". A spiegarlo è il comandante dei pompieri di Bellinzona, Samuele Barenco, facendo il punto sulla situazione in Gambarogno e più precisamente nella zona dell'alpe di Neggia, dove si continua a lottare contro l'incendio divampato ormai più di una settimana fa.

00:37

Pompieri a lavoro sul Monte Gambarogno

RSI Giovanni Marci 07.02.2022, 16:55

  • RSI

"Fortunatamente, nel fine settimana abbiamo potuto lavorare in condizioni ottimali per via della quasi assenza di vento. Oggi non è più così, ma lo sapevamo. Possiamo dire che se fino a ieri eravamo in attacco, oggi siamo di nuovo in difesa", osserva Barenco. L'obiettivo è evitare che i focolai ancora attivi si propaghino sfuggendo al controllo. Per questo, i militi (una quarantina) sono al lavoro per realizzare delle linee di contenimento.

01:09

Il drone dei vigili del fuoco italiani in azione sul Monte Gambarogno

RSI Info 07.02.2022, 12:08

"Il forte vento ha favorito la riaccensione di diversi focolai, alcuni dei quali hanno già potuto essere controllati ed estinti dai pompieri di montagna mentre altri, in zone discoste, vengono mantenuti sotto osservazione - si legge in un comunicato stampa diffuso dai pompieri - Nel corso del pomeriggio si ipotizzano altre riaccensioni, pertanto, le squadre stanno operando per contenere ed escludere il rischio di propagazione al di fuori dell’area sorvegliata".

In previsione delle condizioni avverse, "era stato pianificato il potenziamento del dispositivo in protezione della strada cantonale e delle abitazioni a valle dell’incendio, con l’impiego di tre autobotti", viene precisato nella nota.

Ieri, i pompieri di Bellinzona hanno fatto sapere che grazie anche all'uso di droni e alla collaborazione con i vigili del fuoco lombardi è stato possibile realizzare immagini termiche accurate per individuare con maggiore precisione i focolai.

L'area è stata sorvolata anche dal drone della REGA dotato di un sistema di algoritmi intelligenti per rilevare i focolai e trasmette i dati con le coordinate all'operatore a terra

L'area è stata sorvolata anche dal drone della REGA dotato di un sistema di algoritmi intelligenti per rilevare i focolai e trasmette i dati con le coordinate all'operatore a terra

  • @REGA

Fino ad ora, il rogo ha interessato un'area boschiva di un centinaio di ettari. Inizialmente, l'incendio ha portato allo sfollamento di decine di persone nella frazione di Indemini, ma tre giorni fa gli abitanti sono potuti tornare nelle loro case. Un secondo rogo divampato in Val di Muggio è stato completamente domato.

Inchiesta in corso

Due giovani svizzeri che avevano acceso un fuoco durante un bivacco notturno sono stati fermati e sono indagati con l’accusa di incendio colposo.

06:30

Rogo nel Gambarogno, due fermi

SEIDISERA 02.02.2022, 19:38

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