Ticino e Grigioni

"Possono telelavorare in 3'000"

La pandemia accelera l'introduzione dell'homeworking anche all'amministrazione cantonale - Il 60% degli impiegati dispone dei mezzi tecnici

  • 19 maggio 2020, 19:01
  • 22 novembre, 19:20
02:04

CSI 18.00 del 19.5.2020 - Il servizio di Alessandro Broggini

RSI Info 19.05.2020, 19:25

  • ti-press
Di: CSI/Bleff 

La pratica del telelavoro prende piede anche all'amministrazione cantonale: "Circa il 60% degli impiegati, ovvero 3'000 persone, possono ora usufruire dell'homeworking, essendo state dotate degli strumenti informatici", ha spiegato ai microfoni della RSI il capo della sezione delle risorse umane del maggior datore di lavoro del Ticino, Raniero Devaux. Tremila connessioni e allacciamenti, tra il domicilio degli impiegati e i loro uffici, che prima dello scorso mese di marzo non esistevano.

"In termini generali da quello che ho potuto sentire, l'esperienza è stata positiva", prosegue Devaux, "anche se bisogna dire che i ritmi erano leggermente inferiori allo stato di normalità. Penso proprio che questa esperienza di telelavoro forzata abbia potuto convincere anche qui pochi scettici che avevamo al nostro interno circa la modalità di questo approccio moderno che molte aziende e cantoni hanno già adottato".

Nel 2019, il cantone stava cercando di capire se e come introdurlo. Disposizioni in merito ancora non ne esistono. Tant'è che a più riprese, nel 2016 e poi ancora recentemente, due atti parlamentari firmati PLR ne hanno chiesto l'introduzione. E così lo scorso anno si era deciso di testare questa modalità di lavoro con una sessantina di dipendenti. Il test si è concluso a dicembre. La consegna dei risultati del progetto pilota è stato però bloccato dalla crisi del Covid-19.

Oggi Devaux è in grado di anticiparci l'esito, seppur a grandi linee. "Sia da parte dei collaboratori che dei relativi dirigenti l'esperienza è stata positiva", spiega, "per cui la proposta tenderà poi a introdurre questa nuova modalità di lavoro".

Il regolamento ora c'è ma è in fase di consultazione. Probabilmente, con 400 funzioni e professioni diverse, il lavoro da casa non sarà ovviamente per tutti. Ma per la maggior parte, sì. In attesa, al Cantone si continua in parte a telelavorare: fino alla fine di giugno il Consiglio di Stato ha concesso due giorni e mezzo per chi ha un grado di occupazione dall'80 al 100%, un giorno per tutti gli altri.

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