L’offerta online della RSI continua ad essere la più amata dal pubblico della Svizzera italiana, ma anche il consumo televisivo e radiofonico vola oltre la media nazionale. Lo confermano i dati di ascolto rilevati dalla Fondazione Mediapulse.
I contenuti multimediali sono stati visti e ascoltati 16,4 milioni di volte – in sostanza, un "play" al secondo – mentre le interazioni sui social media ("mi piace", commenti e condivisioni) sono state 1,7 milioni.
Le visite al sito e alle app RSI superano invece i 14 milioni e segnano una crescita a doppia cifra (+10% rispetto al semestre precedente), con 44 milioni di "page impressions". La strategia della RSI e dell’intera SSR, volta ad estendere l’offerta dei programmi sui vettori online, risponde dunque a un’esigenza reale del pubblico.
Ottimi numeri anche per radio e TV. La Svizzera italiana nella combinazione tra durata di visione (191 minuti) e ascolto (90 minuti) si colloca nettamente al di sopra della media nazionale. La Svizzera tedesca (TV = 134, radio = 99), con 233 minuti per abitante, si ferma poco sotto le 4 ore. Fanalino di coda con un valore totale di 227 minuti (TV = 150, radio = 77), la Svizzera romanda registra la minore durata di utilizzo complessivo dei due media.
Televisione
I canali TV della RSI restano leader di mercato nella Svizzera italiana anche nel primo semestre di quest’anno. Nella fascia di maggiore ascolto, fra le 18 e le 23, LA 1 e LA 2 hanno registrato uno share del 35,1%, cui si aggiunge un 3,8% per le emittenti SSR della Svizzera tedesca e francese. Sull’intera giornata la quota di mercato dei canali SSR è stata di oltre il 30%.
Radio
Tra marzo e giugno 2018 le reti radio della RSI hanno raggiunto una quota di mercato del 53.5%. Se si aggiungono le altre emittenti SSR, la quota di mercato tocca il 70.9%. In altre parole oltre sette persone su dieci ascoltano le reti del servizio pubblico per informarsi e intrattenersi.
Per quanto riguarda quest’ambito dell’offerta RSI, Mediapulse SA ha introdotto all’inizio di quest’anno un nuovo sistema di rilevamento "più moderno e preciso rispetto al precedente", che richiederà ancora qualche mese di "rodaggio". I nuovi dati non sono quindi in ogni caso confrontabili con quelli raccolti finora.