Non è passata la linea del consigliere di Stato Manuele Bertoli, e della maggioranza del gruppo parlamentare del PS, che chiedeva libertà di voto al referendum proposto da Unia e a cui hanno già aderito Verdi, Partito comunista e MPS. Dopo oltre 4 ore di discussione a Camorino, infatti, la conferenza cantonale del Partito Socialista si è detta favorevole alla raccolta firme contro la riforma fiscale e sociale fresca di approvazione in Gran Consiglio che, appunto, ha diviso il Ps.
I voti a favore sono stati 95, mentre la risoluzione sostenuta da Bertoli ha ottenuto 39 consensi.
Nel corso del pomeriggio, durante i vari interventi, sono stati snocciolati i vari pro e contro delle due riforme, quella fiscale e quella sociale, unite in un pacchetto che è stato più volte definito non equilibrato. Il problema, secondo i convenuti, non è la parte sociale, condivisa e ritenuta necessaria, ma quella fiscale che prevede sgravi per le persone più abbienti.
CSI/sdr
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