Il piano di mobilità interaziendale voluto e finanziato dai comuni di Cadenazzo, Gambarogno e Sant’Antonino e dal Dipartimento del territorio ticinese è ora realtà. Lo segnalano mercoledì i quotidiani, rimarcando che un primo incontro informativo si è svolto martedì sera e vi hanno preso parte una ventina tra ditte, negozi e scuole.
L’obiettivo del progetto consiste nell’implementazione di misure utili per limitare il traffico stradale nell’area, generato pure dagli oltre 4'200 salariati (il 29% dei quali frontalieri) delle strutture situate nei tre comuni e che vanno al lavoro in auto. Sono al vaglio soluzioni già viste altrove, come navette a supporto dei mezzi pubblici e incentivi a bike e car-sharing.
E’ il ventesimo progetto di questo tipo in Ticino, che ha un ruolo cardine a livello elvetico. Una difficoltà legata al piano è il fatto che gran parte degli impieghi deriva da micro e piccole aziende - frammentazione che obbligherà a un delicato lavoro di coinvolgimento. A breve è prevista la definizione delle adesioni e delle misure, implementate entro inizio 2018.
EnCa