Ticino e Grigioni

Sacerdote in cella, abusi già noti nel 2021

Il 55enne sarebbe stato segnalato una prima volta alla Curia di Lugano e all’allora vescovo Lazzeri, che si limitò a una telefonata di scuse - Dalla Curia “no comment”

  • Oggi, 09:02
  • 5 minuti fa

RG 8.00 del 18.09.2024 - Sacerdote in cella, abusi già noti nel 2021

RSI Info 18.09.2024, 08:58

  • Ti-Press
Di: dielle

Le presunte molestie sessuali compiute dal cappellano del Collegio Papio - che hanno portato alla denuncia e al suo arresto lo scorso mese di agosto - erano note alla Curia di Lugano già nel 2021 . Lo scrive oggi (mercoledì) la Regione. Secondo il quotidiano il giovane aveva informato l’allora vescovo Lazzeri dei comportamenti del sacerdote, ma la reazione si limitò ad una telefonata del vescovo al giovane in cui venivano portate le scuse del religioso, che ammetteva i fatti.

Il prelato, oltre che cappellano del Papio, docente e responsabile dell’insegnamento religioso cantonale, si trova in carcere dallo scorso 7 agosto.

Il quotidiano bellinzonese, che cita fonti proprie, scrive che il ragazzo - oggi 20enne, ma che avrebbe subito gli abusi quando ancora minorenne - che si era confidato con il vescovo Lazzeri aveva pure sollevato preoccupazioni in relazione a un approccio fisico anche nei confronti di un secondo giovane, pure minorenne.

Lazzeri, sempre secondo la Regione, avrebbe promesso al giovane anche un intervento più incisivo con un percorso di assistenza psicologica da imporre al religioso. Da allora però il ragazzo non ha più saputo niente e, al contempo, in questi tre anni al sacerdote sono stati affidati sempre più incarichi in contesti giovanili.

Il giovane, dopo essersi nuovamente confidato lo scorso febbraio con l’amministratore apostolico Alain de Raemy – successore di Lazzeri –, ha poi sporto denuncia al Ministero pubblico in aprile. Il prelato è accusato di coazione sessuale, pornografia e atti sessuali con fanciulli, persone incapaci di discernimento o inette a resistere.

Curia e Magistratura: “No comment”

Sulle queste novità la RSI ha provato a sentire monsignor Lazzeri, ma come già per La Regione, senza successo. Contatta, la Diocesi di Lugano - tramite il suo portavoce - si è invece limitata a spiegarci che tutto ciò che avevano in mano è stato consegnato alla magistratura. e che anche la Curia attende la fine dell’indagine e di sapere se vi siano eventuali responsabilità, di chi e di che tipo.

La magistratura, pure sentita, si è limitata ad affermare che l’inchiesta della procuratrice Valentina Tuoni sta facendo il suo corso e al momento non vengono rilasciate informazioni.

Sostituito il sacerdote indagato per abusi

Il Quotidiano 28.08.2024, 19:00

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